Per incontrare la famiglia Dalle Crode, occorre immergersi nelle
colline che si snodano lungo l'anfiteatro naturale nel cuore del
territorio di Rolle e Arfanta. Qui la famiglia ha le sue radici, fin dai
tempi del bisnonno, e qui è iniziata nel 1958 l'avventura di Luciano .
L'azienda agricola, lasciatecelo dire, è un modello di tradizione
innovazione : dotata di tecnologie e attrezzature all'avanguardia,
sviluppa anche il settore dei lavori per conto terzi.
Ma quel che ci spinge quassù, subito dopo il sacello dedicato a San
Gaetano (datato 1921), è l'incontro con un vino semplicemente
straordinario, un vino bianco frizzante asciutto e leggero, dal bel
colore paglierino, che abbiamo conosciuto alla Fesia della Castagna , in
quel di Tarzo.
Frutto di una viticultura eroica, lo spumante dell'azienda San
Gaetano unisce le caratteristiche di un terroir particolarissimo : il
clima,la composizione del terreno e la giusta esposizione donano al vino
una inconfondibile personalità
Luciano con i figli Diego e Loris, curano in modo eccellente il
terreno, esprimono la loro passione nella raccolta manuale dell'uva,
proponendo alla fine un vino di sapore delicato e fruttato.
I giornalisti e i comunicatori della rete dei borghi europei del
gusto hanno invitato l'azienda agricola S.Gaetano a partecipare alle
iniziative di informazione che intendono valorizzare queste terre
benedette . in via Costa di Là si va nell'unica direzione possibile :
quella giusta !
giovedì 3 dicembre 2015
giovedì 12 novembre 2015
Il Distretto del Novese a Milano
Dal 18 al 22 giugno, il Distretto del Novese, è stato presente a
Italian Makers Village, il Fuori Expo di Confartigianato, in zona
Navigli per promuovere il territorio del Novese e Alto Monferrato con le
sue eccellenze.
La settimana dedicata al Piemonte di Italian Makers Village ha coinciso con la presenza della Regione Piemonte all'interno di EXPO .
Il Distretto del Novese, si è spostato a Milano in zona Navigli, precisamente tra Via Tortona e Via Novi, per far conoscere al pubblico milanese il territorio del Basso Piemonte.
Grazie alla collaborazione con Distilleria Gualco che ha proposto le grappe De.Co. di Silvano e Azienda Agricola Vallenostra di Mongiardino Ligure con il Montebore Presidio Slow food, i visitatori hanno potuto degustare e acquistare anche alcune delle eccellenze enogastronomiche del Territorio.
Il Distretto, insieme al tour Operator Oneiros Viaggi by Il mondo In Valigia, con cui collabora da circa un anno, hanno sfruttato l'importante vetrina milanese, per prendere contatti con agenti di viaggio del capoluogo lombardo per presentare il territorio e le diverse opportunità di viaggio che Novese e Alto Monferrato possono offrire per gruppi e mini gruppi.
Nel fine settimana la promozione del territorio con le sue eccellenze è stata indirizzata all'utente finale, con la presentazione dei Viaggi su Misura adatti agli individuali.
La settimana dedicata al Piemonte di Italian Makers Village ha coinciso con la presenza della Regione Piemonte all'interno di EXPO .
Il Distretto del Novese, si è spostato a Milano in zona Navigli, precisamente tra Via Tortona e Via Novi, per far conoscere al pubblico milanese il territorio del Basso Piemonte.
Grazie alla collaborazione con Distilleria Gualco che ha proposto le grappe De.Co. di Silvano e Azienda Agricola Vallenostra di Mongiardino Ligure con il Montebore Presidio Slow food, i visitatori hanno potuto degustare e acquistare anche alcune delle eccellenze enogastronomiche del Territorio.
Il Distretto, insieme al tour Operator Oneiros Viaggi by Il mondo In Valigia, con cui collabora da circa un anno, hanno sfruttato l'importante vetrina milanese, per prendere contatti con agenti di viaggio del capoluogo lombardo per presentare il territorio e le diverse opportunità di viaggio che Novese e Alto Monferrato possono offrire per gruppi e mini gruppi.
Nel fine settimana la promozione del territorio con le sue eccellenze è stata indirizzata all'utente finale, con la presentazione dei Viaggi su Misura adatti agli individuali.
giovedì 29 ottobre 2015
AGRICOLTURA BIOLOGICA: FA BENE ALL'UOMO, TUTELA L'AMBIENTE. La case history marchigiana, regione all'avanguardia.
L’agricoltura biologica è parte integrante del sistema economico e
sociale della Regione Marche, la natura stessa del territorio
marchigiano è destinata a produzioni di nicchia ad alto valore aggiunto.
L’opzione di questa agricoltura rappresenta una scelta di valore anche nei confronti della garanzia al consumatore. Sia l’agricoltura che l’allevamento in chiave sostenibile hanno infatti un profondo rispetto per tutti gli attori coinvolti, il Biologico considera l’intero eco sistema, sfrutta la naturale fertilità del suolo ed esclude del tutto l’utilizzo di prodotti OGM
Energia rinnovabile gratuita fornita dal sole, saperi della “civiltà contadina”, recenti acquisizioni della ricerca applicata convergono tutti nel raggiungimento di obiettivi produttivi al top.
Solo sul territorio marchigiano sono oltre 2300 le aziende produttrici e più di 57.000 ettari di superficie coltivata, pari ad oltre il 12 % della superficie agricola regionale.
Gli incrementi maggiori si registrano nella vite (+ 16%) e negli ortaggi (+ 52%), a dimostrazione di come, nonostante la crisi, l’Agricoltura Biologica nelle Marche continui a prosperare, grazie anche al sostegno del Programma di Sviluppo Rurale Marche.
In questo contesto, il Consorzio ConMarcheBIO, recentemente costituito, ha presentato il percorso storico del Biologico nelle Marche, i numerosi operatori, i loro prodotti e le prospettive future.
All’incontro dei “Giovedì del Gusto”, dedicato al biologico erano presenti i i responsabili delle principali cooperative socie promotrici della filiera regionale biologica ed è stato presentato l’evento “BENVENUTI NEL BIO. Festa della pasta biologica, cibi idee e divertimenti”, che si svolge ogni anno, in settembre, a Isola del Piano (PU) presso il Monastero di Montebello.
Un appuntamento importante sotto molto punti di vista. Un approfondimento di tematiche di sempre maggiore interesse, con la possibilità di assaggiare prodotti BIO e capire la differenza!
L’opzione di questa agricoltura rappresenta una scelta di valore anche nei confronti della garanzia al consumatore. Sia l’agricoltura che l’allevamento in chiave sostenibile hanno infatti un profondo rispetto per tutti gli attori coinvolti, il Biologico considera l’intero eco sistema, sfrutta la naturale fertilità del suolo ed esclude del tutto l’utilizzo di prodotti OGM
Energia rinnovabile gratuita fornita dal sole, saperi della “civiltà contadina”, recenti acquisizioni della ricerca applicata convergono tutti nel raggiungimento di obiettivi produttivi al top.
Solo sul territorio marchigiano sono oltre 2300 le aziende produttrici e più di 57.000 ettari di superficie coltivata, pari ad oltre il 12 % della superficie agricola regionale.
Gli incrementi maggiori si registrano nella vite (+ 16%) e negli ortaggi (+ 52%), a dimostrazione di come, nonostante la crisi, l’Agricoltura Biologica nelle Marche continui a prosperare, grazie anche al sostegno del Programma di Sviluppo Rurale Marche.
In questo contesto, il Consorzio ConMarcheBIO, recentemente costituito, ha presentato il percorso storico del Biologico nelle Marche, i numerosi operatori, i loro prodotti e le prospettive future.
All’incontro dei “Giovedì del Gusto”, dedicato al biologico erano presenti i i responsabili delle principali cooperative socie promotrici della filiera regionale biologica ed è stato presentato l’evento “BENVENUTI NEL BIO. Festa della pasta biologica, cibi idee e divertimenti”, che si svolge ogni anno, in settembre, a Isola del Piano (PU) presso il Monastero di Montebello.
Un appuntamento importante sotto molto punti di vista. Un approfondimento di tematiche di sempre maggiore interesse, con la possibilità di assaggiare prodotti BIO e capire la differenza!
mercoledì 21 ottobre 2015
Miele e formaggi marchigiani: protagonisti d’eccellenza Segreti e pregi di un abbinamento sano e genuino
I
“Giovedì
del gusto”,
organizzati a Milano nell’ambito delle iniziative fuori Expo, sono
stati un’occasione straordinaria per avvicinarsi e conoscere una
regione unica nel suo essere: la Regione Marche.
Gli incontri
con le eccellenze del territorio sono articolati in due fasi:
l’approfondimento e la degustazione. Sono momenti conviviali, di
scoperta e di assaggio per ritrovare e riscoprire non solo il piacere
della buona tavola, ma anche e soprattutto il gusto per la tradizione
offerti dalla regione più longeva d’Italia: la Regione
Marche.
Nell’ambito
di questi appuntamenti particolare rilievo hanno avuto il miele ed
formaggi, due alimenti fondamentali nella tradizione culinaria della
regione.
L'apicoltura
è un’antica tradizione marchigiana, che
tutt'oggi è praticata e diffusa in tutta le
Marche. Si va dal miele che deriva dalle piante foraggere, dove
le api trovano il loro habitat ideale, al più classico millefiori
o poliflora, il cui gusto cambia di continuo al succedersi
delle stagioni e secondo il versante collinare.
Non mancano
mieli uni florali quali acacia, castagno, girasole. Degni
di nota il miele di coriandolo, prodotto grazie alla diffusa
coltivazione di coriandolo nelle Marche e i mieli legati a vegetali
spontanei, in particolare ad un’erba infestante, la stachys
detta anche Erba della Madonna.
Il
miele non è solo un “dolcificante”, ma un alimento più
complesso, dai molteplici aromi che ne favoriscono l’uso nella
gastronomia, dando un valore aggiunto alla cucina e non solo in
pasticceria. Tutto ciò permette anche di svincolare il miele
dall’unico appellativo di “prodotto salutare”, riconsegnandogli
il ruolo di “cibo sublime” nella produzione e preparazione dei
cibi.
L’abbinamento
del miele con alcuni formaggi, freschi e stagionati, è stato
ampiamente apprezzato nelle degustazioni realizzate.
venerdì 16 ottobre 2015
FRESCHISSIMO O FREDDISSIMO: DAL CAMPO ALLA TAVOLA. Ortaggi: Le Marche leader nella III e IV Gamma
Nel nostro correre
quotidiano spesso, nel fare la spesa al supermercato, si acquistano
insalate già pronte ed imbustate per risparmiare tempo nel "mettere
in tavola".
Ci siamo mai chiesti quale prodotto stiamo veramente acquistando?
Ai “Giovedì del Gusto” di Regione Marche sono state presentate le peculiarità di queste verdure, coltivate appunto sul territorio marchigiano, denominate di IV gamma e nate dalla necessità di soddisfare le richieste di una clientela sempre più rigorosa, di un consumatore sempre più attento ed esigente.
I mix di prodotto sono belli da vedere e buoni da gustare: insalata poker con carote, con finocchi, con cipolla o 4 gusti; cuore di scarola, cuore di riccia, rucola, insalata mista, carote per insalata sono solo alcune delle buste che possiamo acquistare nella GDO con assoluta tranquillità, perché il processo di produzione e il confezionamento segue rigidi disciplinari al fine di garantire, la freschezza, la qualità è la bontà dei prodotti.
Tutto il ciclo produttivo e di confezionamento viene realizzato in azienda con l'ausilio di macchinari e supporti informatici che rendono, in ogni fase della lavorazione, costantemente efficace il sistema di rintracciabilità che permette in qualsiasi momento di risalire ai lotti di provenienza della materia prima impiegata ogni giorno. Infine una efficiente rete distributiva, dotata unicamente di mezzi refrigerati, rende possibile recapitare ai punti vendita il prodotto in busta entro le 24 ore dal momento della raccolta sul campo. Tutto al fine di portare sulle nostre tavole prodotti di ottima qualità, freschi fragranti e sicuri.
Ci siamo mai chiesti quale prodotto stiamo veramente acquistando?
Ai “Giovedì del Gusto” di Regione Marche sono state presentate le peculiarità di queste verdure, coltivate appunto sul territorio marchigiano, denominate di IV gamma e nate dalla necessità di soddisfare le richieste di una clientela sempre più rigorosa, di un consumatore sempre più attento ed esigente.
I mix di prodotto sono belli da vedere e buoni da gustare: insalata poker con carote, con finocchi, con cipolla o 4 gusti; cuore di scarola, cuore di riccia, rucola, insalata mista, carote per insalata sono solo alcune delle buste che possiamo acquistare nella GDO con assoluta tranquillità, perché il processo di produzione e il confezionamento segue rigidi disciplinari al fine di garantire, la freschezza, la qualità è la bontà dei prodotti.
Tutto il ciclo produttivo e di confezionamento viene realizzato in azienda con l'ausilio di macchinari e supporti informatici che rendono, in ogni fase della lavorazione, costantemente efficace il sistema di rintracciabilità che permette in qualsiasi momento di risalire ai lotti di provenienza della materia prima impiegata ogni giorno. Infine una efficiente rete distributiva, dotata unicamente di mezzi refrigerati, rende possibile recapitare ai punti vendita il prodotto in busta entro le 24 ore dal momento della raccolta sul campo. Tutto al fine di portare sulle nostre tavole prodotti di ottima qualità, freschi fragranti e sicuri.
venerdì 24 aprile 2015
Gianni Pellegrinet, ovvero l'arte del fornaio con umiltà e competenza - La partecipazione a Comunicare per Esistere 2015,Laboratorio Europa a Susegana
Gianni
Pellegrinet ha iniziato il suo percorso professionale nel settore
della panificazione nel 1987, dopo aver imparato l'arte alle
dipendenze di un altro artigiano.
Ciò
che lo ha spinto ad intraprendere una strada segnata dall'autonomia
imprenditoriale, è stato sicuramente quello spirito di laboriosità
e di orgoglio personale, che caratterizzavano i giovani di
un
'Italia in pieno sviluppo.
“Grazie
a internet, grazie alla più diffusa disponibilità di informazioni,
grazie alla globalizzazione delle culture e alla velocità di
comunicazione stiamo assistendo a una veloce crescita culturale e
professionale del consumatore, a una sua evoluzione. Stiamo passando,
in pratica, dal consumatore che compra, mangia, utilizza e ama quello
che gli viene detto (e imposto) di comprare, mangiare, utilizzare e
amare, a un consumatore consapevole, fiero della propria identità,
che sempre di più capisce, conosce, pensa e – quindi – vuole
dire la sua. Questi mutamenti non mi hanno preoccupato per nulla. La
voglia e la passione per questo mestiere antico, mi spingono a
ricercare sempre il meglio, dalla scelta delle farine in poi”.
Il
pane è un prodotto alimentare, anzi, il prodotto alimentare per
eccellenza e quindi deve necessariamente essere buono.
Il
suo sapore deve ricordare il sapore del cereale, del grano, del
forno, del sole.
Così
come il suo profumo, deve essere intenso, diffondersi per tutta la
strada nel ritorno verso casa, deve farci vivere l’emozione del
mangiare e dell’assaggiare.
Così
Gianni ha iniziato a previlegiare la pasta madre.
La
pasta madre, chiamata anche lievito acido, pasta acida, lievito madre
e lievito naturale, è un impasto di farina e acqua acidificato da un
complesso di lieviti e batteri lattici che sono in grado di attivare
la fermentazione.
Attualmente
riscoperto dai panificatori alla ricerca di sapori tradizionali,
l'utilizzo della pasta madre è indispensabile nella preparazione di
dolci come panettone, colomba pasquale e pandoro e per particolari
tipi di pane.
L’uso
della pasta madre, tornato recentemente in auge per la maggior
attenzione verso il “naturale”, rispetto all'uso del comune
lievito di birra, comporta vantaggi legati alla conservabilità e al
profilo nutrizionale del prodotto che ne deriva.
Il
lievitato madre, che si può presentare sotto forma liquida o solida,
risulta innanzitutto maggiormente durevole e stabile a causa della
marcata acidità che inibisce lo sviluppo di muffe, dell’azione
enzimatica (pullulanasi) che rallenta la riaggregazione degli amidi
(raffermamento) e della produzione di esapolisaccaridi (destrano,
levano ecc.) da parte di alcuni batteri lattici.
Dal
punto di vista nutrizionale è bene sottolineare che l’uso della
pasta madre comporta una maggiore digeribilità dovuta alla lunga
fermentazione e all’azione batterica, una riduzione dell’indice
glicemico e una minore sensibilità verso alcune sostanze (glutine,
lieviti).
Gianni
Pellegrinet esprime il suo talento anche nella produzione di dolci da
forno ed ha iniziato, da qualche tempo, anche la produzione di
pasticceria tradizionale.
“
Investo continuamente in conoscenza e tecnologie.Proprio in questo
periodo ci stiamo attrezzando con forni a pellets, al fine di
favorire sempre di più le cotture naturali:”
domenica 5 aprile 2015
L’Austria a Comunicare per Esistere 2015
Con la presentazione della Carinzia a Laboratorio Europa a Susegana, l’Associazione Culturale
Italia-Austria ha completato un ciclo di incontri realizzati nel quadro di ‘Comunicare per Esistere 2015′, in collaborazione con la rete dei borghi europei del Gusto.
Si parte dall’Antico Festival della Cucina Trevigiana, con la presentazione delle carni austriache
e l’intervento dell’ing. Bernahrd Dolzer direttore di Kaerntnerfleish e del Presidente degli allevatori cainziani, per poi proseguire a Casale sul Sile, con la presentazione del bacino del Danubio e la partecipazione all’incontro di Altino delle terre romane e bizantine ( il racconto dei siti archeologici in Austria).
Sempre a Casale sul Sile vi è stato l’intervento dell’Ufficio Turistico di Sillian (Tirolo Orientale), al fine di presentare le eccellenze paesaggistiche e culturali di quel territorio. Dopo un viaggio della redazione della trasmissione multimediale ‘L’Italia del gusto’ a Sillian e Lienz, l’intervento a Laboratorio Europa a Susegana, con la presentazione della Carinzia e la degustazione dei wurstel austriaci. In questo contesto Brigitta Reichel ha illustrato il progetto di itinerario culturale ‘Strade e borghi europei dell’Organo’.
In attesa degli incontri che avranno come tema i vini della Bassa Austria (Eurovinum, Il Paesaggio della Vite e del Vino), i giornalisti e i comunicatori di Laboratorio Europa si apprestano a visitare
l’Alta Austria.
Italia-Austria ha completato un ciclo di incontri realizzati nel quadro di ‘Comunicare per Esistere 2015′, in collaborazione con la rete dei borghi europei del Gusto.
Si parte dall’Antico Festival della Cucina Trevigiana, con la presentazione delle carni austriache
e l’intervento dell’ing. Bernahrd Dolzer direttore di Kaerntnerfleish e del Presidente degli allevatori cainziani, per poi proseguire a Casale sul Sile, con la presentazione del bacino del Danubio e la partecipazione all’incontro di Altino delle terre romane e bizantine ( il racconto dei siti archeologici in Austria).
Sempre a Casale sul Sile vi è stato l’intervento dell’Ufficio Turistico di Sillian (Tirolo Orientale), al fine di presentare le eccellenze paesaggistiche e culturali di quel territorio. Dopo un viaggio della redazione della trasmissione multimediale ‘L’Italia del gusto’ a Sillian e Lienz, l’intervento a Laboratorio Europa a Susegana, con la presentazione della Carinzia e la degustazione dei wurstel austriaci. In questo contesto Brigitta Reichel ha illustrato il progetto di itinerario culturale ‘Strade e borghi europei dell’Organo’.
In attesa degli incontri che avranno come tema i vini della Bassa Austria (Eurovinum, Il Paesaggio della Vite e del Vino), i giornalisti e i comunicatori di Laboratorio Europa si apprestano a visitare
l’Alta Austria.
L’Austria all’Expo 2015
Non un padiglione nel senso comune, ma una fitta foresta naturale – questo è il contributo dell’Austria a Expo Milano 2015. Il respiro diventa per breathe.austria esperienza sensoriale, un modo per rendere l’aria, mezzo di sostentamento primario, qualcosa di realmente percepibile. La purezza dell’aria, così come le foreste naturali sono due peculiarità dell’Austria che sottolineano la validità del concetto. Il padiglione verrà vissuto principalmente come luogo di incontro e intrattenimento. Oltre alle proiezioni multimediali e grafiche, uno scenario boschivo inviterà ad approfondire i rapporti già tradizionalmente buoni tra i due vicini, Italia e Austria.
L’Austria sarà presente a Expo Milano 2015 con un concetto audace: breathe.Austria. Contesto unico in cui edifici e ambiente sono perfettamente integrati, segno tangibile del rapporto sostenibile tra vita urbana e natura.
Il concetto breathe.austria, energeticamente autosufficiente, si focalizza sul mezzo primario di sostentamento: l’aria. L’intera area espositiva di 560 mq sarà allestita con fitta piantumazione. “Utilizziamo il potenziale d’identificazione dell’alta qualità dell’aria e della vita in Austria per dare ampio risalto alle competenze tecniche ed ecologiche del nostro paese. Sulla base dello slogan ‘Energia per la vita’ realizziamo un padiglione di ampio respiro, con l’atmosfera di una fitta foresta” afferma Klaus K. Loenhart, autore del progetto vincitore.
La rete dei borghi europei del gusto interverrà nel Padiglione dell’Austria nel mese di maggio, per intervistare e incontrare Sillian e il Tirolo Orientale.
Non un padiglione nel senso comune, ma una fitta foresta naturale – questo è il contributo dell’Austria a Expo Milano 2015. Il respiro diventa per breathe.austria esperienza sensoriale, un modo per rendere l’aria, mezzo di sostentamento primario, qualcosa di realmente percepibile. La purezza dell’aria, così come le foreste naturali sono due peculiarità dell’Austria che sottolineano la validità del concetto. Il padiglione verrà vissuto principalmente come luogo di incontro e intrattenimento. Oltre alle proiezioni multimediali e grafiche, uno scenario boschivo inviterà ad approfondire i rapporti già tradizionalmente buoni tra i due vicini, Italia e Austria.
L’Austria sarà presente a Expo Milano 2015 con un concetto audace: breathe.Austria. Contesto unico in cui edifici e ambiente sono perfettamente integrati, segno tangibile del rapporto sostenibile tra vita urbana e natura.
Il concetto breathe.austria, energeticamente autosufficiente, si focalizza sul mezzo primario di sostentamento: l’aria. L’intera area espositiva di 560 mq sarà allestita con fitta piantumazione. “Utilizziamo il potenziale d’identificazione dell’alta qualità dell’aria e della vita in Austria per dare ampio risalto alle competenze tecniche ed ecologiche del nostro paese. Sulla base dello slogan ‘Energia per la vita’ realizziamo un padiglione di ampio respiro, con l’atmosfera di una fitta foresta” afferma Klaus K. Loenhart, autore del progetto vincitore.
La rete dei borghi europei del gusto interverrà nel Padiglione dell’Austria nel mese di maggio, per intervistare e incontrare Sillian e il Tirolo Orientale.
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