mercoledì 20 febbraio 2013

Le abbazie e i monasteri della Ciociaria presentati a Santa Maria di Sala

La Ciociaria annovera, tra le più famose, le seguenti Abbazie e Monasteri: Abbazia di Fossanova, Abbazia Di Casamari e Certosa di Trisulti, Abbazia Di Montecassino, Abbazia di S. Domenico di Sora, Basilica di S. Paolo di Alatri, Badia di S. Sebastiano di Alatri, Abbazia Auricola di Amaseno, Abbazia Di Subiaco, Monastero di S. Andrea di Arpino, il Santuario della Madonna di Canneto di Settefrati, la Cattedrale di Anagni, la Chiesa Santuario di S. Maria Del Piano di Ausonia, la Basilica di S. Maria Salome di Veroli...
I monasteri furono centri di preghiera, di istruzione e di cultura, di lavoro agricolo e manuale, nati per volere dei monaci Cistercensi (dai quali erano anche gestiti), che dalla Francia, ed esattamente da Citeaux, si insediarono in tutta Italia, intorno al 1100, in luoghi spesso paludosi e insani, che bonificarono abilmente e con ottimi risultati. Furono proprio costoro che, nelle loro costruzioni architettoniche, dettero vita allo “stile Gotico Cistercense” (ma si parlerà anche dei monasteri benedettini).
Attorno a queste piccole e autonome comunità si organizzavano la vita agricola e religiosa delle campagne. L’importanza delle Abbazie era rilevante anche sotto il profilo sociale ed economico: spesso sorgevano in luoghi impervi ed ostili, allo scopo di restituire il territorio all’attività e alla vita umana, o lungo gli itinerari di pellegrinaggio. Inoltre è solo grazie all’opera dei monaci “amanuensi”, dei monasteri benedettini, che testi antichi, opere greche e latine, non solo cristiane, testi di filosofia, di scienza e tecnica (costruzione di ponti, bonifica delle paludi, ecc.), si sono salvate giungendo fino a noi. Queste, infatti, venivano studiate e trascritte, favorendo così il mantenimento della cultura classica. All’interno degli “scriptoria” dei monasteri si è dato avvio ad uno dei filoni fondamentali dell’arte figurativa medievale: la miniatura.
Anche se i diversi Ordini avevano un’organizzazione diversa, le abbazie ed i monasteri presentavano caratteri costanti: erano spesso circondati da un muro di cinta continuo; la chiesa, che si distingueva in altezza rispetto agli altri edifici, era di forme semplici; le sale dove si svolgeva la vita dei monaci, erano quasi sempre disposte intorno al chiostro, che era un luogo aperto e sui 4 lati vi erano portici , mentre ai piani superiori vi erano gallerie con volte a crociera o a botte. Attorno al chiostro vi era il dormitorio, il refettorio, l’archivio con la biblioteca, la sala capitolare, dove le autorità religiose tenevano le riunioni; e la foresteria. In vari monasteri tra gli edifici religiosi e quelli residenziali e di servizio vi erano le aree adibite alla produzione: l’orto, il frutteto, le stalle, le rimesse e gli ambienti per le attività artigianali, una scuola ad uso del borgo e persino un ospedale.

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